Rivivi la Storia della Nostra Gara
E’ Paolo Bagni, componente del direttivo della Lega Atletica Leggera UISP, che assistendo ad una corsa campestre nel novembre del 1995, propone ai suoi colleghi di organizzare una maratona a Reggio. E la Lega dell’Atletica Leggera (organismo che racchiude tutte le società podistiche reggiane) accetta, mettendosi in moto per organizzare, poco più di un anno dopo, la “Prima maratona di Reggio”.
ALBO D'ORO: Uomini e donne | ULTIME EDIZIONI: 2015-2019
ALBO D'ORO E MIGLIORI PRESTAZIONI
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Uomini
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Donne
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MIGLIORI PRESTAZIONI DI SEMPRE:
1. John Hakizimana (Ruanda) - 2h12’26 (2022)
2. Lahcen Mokraji (Marocco) - 2h12’29 (2011)
3. Irabaruta Olivier (Burundi) - 2h12’41 (2020 s.e.)
VITTORIE PER NAZIONALITÀ:
Marocco (10), Italia (8), Kenia (3), Ruanda (3), Etiopia e Slovenia.
ALBO VINCITORI:
1996 Walter Merlo | 1997 Nicola Ciavarella | 1998 Nicola Ciavarella | 1999 Sergio Chiesa | 2000 Emanuele Zenucchi | 2001 Farid El Marrafe | 2002 Roman Kejzar | 2003 Philemon Kipkering | 2004 Paul Lokira | 2005 Mohamed Hajjy | 2006 Philemon Kipkering | 2007 Slimani Benazzouz | 2008 Hamed Nasef | 2009 Teklu Geto Metaferia | 2010 Taoufike El Barhoumi | 2011 Lahcen Mokraji | 2012 Jaouad Zain | 2013 Michele Palamini | 2014 Lahcen Mokraji | 2015 Jaouad Zain | 2016 Francesco Bona | 2017 Jean Baptiste Simukeka | 2018 Jean Baptiste Simukeka | 2019 Youssef Sbaai | 2020 Irabaruta Olivier | 2021 Kiptoo Kibet Edwin | 2022 John Hakizimana | 2023 Giuseppe Gerratana |
1. John Hakizimana (Ruanda) - 2h12’26 (2022)
2. Lahcen Mokraji (Marocco) - 2h12’29 (2011)
3. Irabaruta Olivier (Burundi) - 2h12’41 (2020 s.e.)
VITTORIE PER NAZIONALITÀ:
Marocco (10), Italia (8), Kenia (3), Ruanda (3), Etiopia e Slovenia.
ALBO VINCITORI:
1996 Walter Merlo | 1997 Nicola Ciavarella | 1998 Nicola Ciavarella | 1999 Sergio Chiesa | 2000 Emanuele Zenucchi | 2001 Farid El Marrafe | 2002 Roman Kejzar | 2003 Philemon Kipkering | 2004 Paul Lokira | 2005 Mohamed Hajjy | 2006 Philemon Kipkering | 2007 Slimani Benazzouz | 2008 Hamed Nasef | 2009 Teklu Geto Metaferia | 2010 Taoufike El Barhoumi | 2011 Lahcen Mokraji | 2012 Jaouad Zain | 2013 Michele Palamini | 2014 Lahcen Mokraji | 2015 Jaouad Zain | 2016 Francesco Bona | 2017 Jean Baptiste Simukeka | 2018 Jean Baptiste Simukeka | 2019 Youssef Sbaai | 2020 Irabaruta Olivier | 2021 Kiptoo Kibet Edwin | 2022 John Hakizimana | 2023 Giuseppe Gerratana |
MIGLIORI PRESTAZIONI DI SEMPRE:
1. Giovanna Epis (Italia) - 2h28’03 (2020 s.e.)
2. Maru Tsehay Alemu (Etiopia) - 2h29' 59" (2018)
2. Clementine Mukandanga (Ruanda) - 2h30’16 (2021)
VITTORIE PER NAZIONALITÀ:
Italia (20), Russia (2), Ungheria (2), Etiopia (2), Ruanda (1).
ALBO VINCITRICI:
1996 Daniela Spilotti | 1997 Daniela Spilotti | 1998 Vera Soukhova | 1999 Ludmilla Smirnova | 2000 Ida Kovacs | 2001 Ida Kovacs | 2002 Marcella Mancini | 2003 Francesca Zanusso | 2004 Ivana Iozzia | 2005 Silvia Sommaggio | 2006 Gloria Marconi | 2007 Stefania Benedetti | 2008 Giustina Menna | 2009 Ivana Iozzia | 2010 Ilaria Bianchi | 2011 Eliana Patelli | 2012 Elisa Stefani | 2013 Eliana Patelli | 2014 Laura Giordano | 2015 Catherine Bertone | 2016 Catherine Bertone | 2017 Maru Alemu Tsehai | 2018 Maru Alemu Tsehai | 2019 Teresa Montrone | 2020 Giovanna Epis (s.e.) | 2021 Clementine Mukandanga | 2022 Ilaria Bergaglio | 2023 Sugamiele Federica
1. Giovanna Epis (Italia) - 2h28’03 (2020 s.e.)
2. Maru Tsehay Alemu (Etiopia) - 2h29' 59" (2018)
2. Clementine Mukandanga (Ruanda) - 2h30’16 (2021)
VITTORIE PER NAZIONALITÀ:
Italia (20), Russia (2), Ungheria (2), Etiopia (2), Ruanda (1).
ALBO VINCITRICI:
1996 Daniela Spilotti | 1997 Daniela Spilotti | 1998 Vera Soukhova | 1999 Ludmilla Smirnova | 2000 Ida Kovacs | 2001 Ida Kovacs | 2002 Marcella Mancini | 2003 Francesca Zanusso | 2004 Ivana Iozzia | 2005 Silvia Sommaggio | 2006 Gloria Marconi | 2007 Stefania Benedetti | 2008 Giustina Menna | 2009 Ivana Iozzia | 2010 Ilaria Bianchi | 2011 Eliana Patelli | 2012 Elisa Stefani | 2013 Eliana Patelli | 2014 Laura Giordano | 2015 Catherine Bertone | 2016 Catherine Bertone | 2017 Maru Alemu Tsehai | 2018 Maru Alemu Tsehai | 2019 Teresa Montrone | 2020 Giovanna Epis (s.e.) | 2021 Clementine Mukandanga | 2022 Ilaria Bergaglio | 2023 Sugamiele Federica
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2020 s.e.
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2021
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2022
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2023
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Ad un mese dall’evento comunichiamo purtroppo che la Maratona di Reggio Emilia, nella sua veste classica, è rinviata al 2021.
Ma a Reggio si correrà lo stesso: in accordo con Regione, Amministrazione Comunale e Federazione Italiana di Atletica Leggera si disputeranno i Campionati Italiani Assoluti di Maratona, gara aperta a tutti gli atleti in possesso di minimi di partecipazione.
Vincono in tre: Olivier Irabaruta, Giovanni Grano e Giovanna Epis. Irabaruta (Burundi, tesserato per la Quercia Trentinagrana) è il primo a presentarsi sulla linea del traguardo della Maratona di Reggio Emilia, valida per il campionato italiano assoluto. Terzo, e primo italiano, il molisano Giovanni Grano (Atletica Isernia, 2h14’31), che ritocca il personale e conquista il primo tricolore in carriera. Al femminile mette tutti d’accordo la veneta Giovanna Epis (Carabinieri), che vince la gara col nuovo personale di 2h28’03, conquista il primo tricolore in carriera e conferma il pass olimpico che già aveva.
Il quarto vincitore è la Tricolore Sport Marathon, che costretta a rinunciare alla tradizionale Maratona di Reggio Emilia, organizza una gara d’elite in piena pandemia, nel rispetto delle norme federali anti-Covid.
Ma a Reggio si correrà lo stesso: in accordo con Regione, Amministrazione Comunale e Federazione Italiana di Atletica Leggera si disputeranno i Campionati Italiani Assoluti di Maratona, gara aperta a tutti gli atleti in possesso di minimi di partecipazione.
Vincono in tre: Olivier Irabaruta, Giovanni Grano e Giovanna Epis. Irabaruta (Burundi, tesserato per la Quercia Trentinagrana) è il primo a presentarsi sulla linea del traguardo della Maratona di Reggio Emilia, valida per il campionato italiano assoluto. Terzo, e primo italiano, il molisano Giovanni Grano (Atletica Isernia, 2h14’31), che ritocca il personale e conquista il primo tricolore in carriera. Al femminile mette tutti d’accordo la veneta Giovanna Epis (Carabinieri), che vince la gara col nuovo personale di 2h28’03, conquista il primo tricolore in carriera e conferma il pass olimpico che già aveva.
Il quarto vincitore è la Tricolore Sport Marathon, che costretta a rinunciare alla tradizionale Maratona di Reggio Emilia, organizza una gara d’elite in piena pandemia, nel rispetto delle norme federali anti-Covid.
Le lacrime di Antonino Lollo al traguardo, il debutto con titolo tricolore dell’outsider Arianna Lutteri – sono loro i neo campioni italiani assoluti di maratona -, la prima volta nell’albo d’oro femminile reggiano di un’atleta del Ruanda, ma anche e soprattutto una splendida giornata di sole e un pubblico numeroso ad accompagnare partenza e arrivo.
Insomma, non sono mancate le emozioni nella 25esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore, che assegnava i titoli italiani assoluti e master.
Primo a presentarsi sulla linea del traguardo il keniano (della Podistica Torino) Kibet Edwin Kiptoo in 2h15’15; la vittoria è andata a lui. Ma il titolo italiano lo ha conquistato il secondo classificato, il messinese Antonino Lollo (Atl. Bergamo, 2h16’22), che a un certo punto ha accarezzato anche la “pazza idea” del primo posto.
Nella competizione femminile gara a parte per la vincitrice Clementine Mukandanga (Virtus Lucca, 2h30’16, nuovo personale), prima vittoria ruandese nella storia della maratona femminile reggiana, e Cavaline Nahimana (Libertas Livorno, Burundi), seconda in 2h30’49.
Terza classificata con tanto di titolo italiano la veronese Arianna Lutteri (Team KM Sport, 2h50’09), outsider d’ufficio…in quanto al debutto nella maratona.
Insomma, non sono mancate le emozioni nella 25esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore, che assegnava i titoli italiani assoluti e master.
Primo a presentarsi sulla linea del traguardo il keniano (della Podistica Torino) Kibet Edwin Kiptoo in 2h15’15; la vittoria è andata a lui. Ma il titolo italiano lo ha conquistato il secondo classificato, il messinese Antonino Lollo (Atl. Bergamo, 2h16’22), che a un certo punto ha accarezzato anche la “pazza idea” del primo posto.
Nella competizione femminile gara a parte per la vincitrice Clementine Mukandanga (Virtus Lucca, 2h30’16, nuovo personale), prima vittoria ruandese nella storia della maratona femminile reggiana, e Cavaline Nahimana (Libertas Livorno, Burundi), seconda in 2h30’49.
Terza classificata con tanto di titolo italiano la veronese Arianna Lutteri (Team KM Sport, 2h50’09), outsider d’ufficio…in quanto al debutto nella maratona.
La 26esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore si regala il nuovo record maschile della competizione grazie al ruandese John Hakizimana (GS Il Fiorino), che battezza il nuovo percorso ritoccato vincendo la gara in 2h12’26, e mandando così in archivio il 2h12’29 del marocchino Lahcen Mokraji, che resisteva dal 2011. Hakizimana, in testa dall’inizio e accompagnato fino a metà gara dal pacemaker di lusso Alessandro Giacobazzi (Aeronautica, campione italiano in carica), ha preceduto il franco-marocchino Alaa Hriuoed, campione francese in carica, e il primo italiano, Michele Palamini (Alpinistico Vertovese), soddisfatto ma non troppo per un nuovo personale solo sfiorato.
Se la gara maschile si è confermata ancora una volta territorio di conquista straniero, la gara femminile per la 19esima volta su 26 edizioni ha parlato italiano, grazie alla vittoria di Ilaria Bergaglio (Atl. Novese, 2h52’18, nuovo personale).
Se la gara maschile si è confermata ancora una volta territorio di conquista straniero, la gara femminile per la 19esima volta su 26 edizioni ha parlato italiano, grazie alla vittoria di Ilaria Bergaglio (Atl. Novese, 2h52’18, nuovo personale).
Doppiette italiane e per lo più Siciliana nella Ventisettesima edizione della Maratona di Reggio Emilia Città
del tricolore. Sono state infatti Giuseppe Giarratana e Federica Sugamiele a dominare la maratona che ha
visto la partenza e l'arrivo nella centralissima Piazza della Vittoria.
In una mattinata fredda, ma soleggiata ed a tratti ventosa, la gara ha ricalcato le caratteristiche del
percorso dell'anno scorso, ritrovando certamente quei contenuti ambientali e agonisti che hanno portato
alla ribalta sin da subito l'atleta siciliano dell'Aeronautica militare Giarratana alla terza maratona in
carriera, dopo il vittorioso esordio a Torino e il tredicesimo posto a Milano, ha subito inferto un ritmo
insostenibile per gli avversari, capitanati da un Romano Luca Parisi della Ruandese Jean Baptiste Simukeka.
Alla seconda maratona in carriera Federica Sugamiele, al termine di una condotta di gara attenta ed
equilibrata, ha saputo mantenere il controllo della prova che nella prima parte di gara, fino al trentesimo
kilometro, ha visto l'egemonia di Nataliya Lehonkova, l'Ucraina che era alla sua prima maratona italiana,
nonostante una condotta di gara che la vedeva candidata alla vittoria, ha dovuto soccombere al rientro
dell’atleta siciliana.
del tricolore. Sono state infatti Giuseppe Giarratana e Federica Sugamiele a dominare la maratona che ha
visto la partenza e l'arrivo nella centralissima Piazza della Vittoria.
In una mattinata fredda, ma soleggiata ed a tratti ventosa, la gara ha ricalcato le caratteristiche del
percorso dell'anno scorso, ritrovando certamente quei contenuti ambientali e agonisti che hanno portato
alla ribalta sin da subito l'atleta siciliano dell'Aeronautica militare Giarratana alla terza maratona in
carriera, dopo il vittorioso esordio a Torino e il tredicesimo posto a Milano, ha subito inferto un ritmo
insostenibile per gli avversari, capitanati da un Romano Luca Parisi della Ruandese Jean Baptiste Simukeka.
Alla seconda maratona in carriera Federica Sugamiele, al termine di una condotta di gara attenta ed
equilibrata, ha saputo mantenere il controllo della prova che nella prima parte di gara, fino al trentesimo
kilometro, ha visto l'egemonia di Nataliya Lehonkova, l'Ucraina che era alla sua prima maratona italiana,
nonostante una condotta di gara che la vedeva candidata alla vittoria, ha dovuto soccombere al rientro
dell’atleta siciliana.
ULTIME EDIZIONI: 2015-2019
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2015
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2016
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2017
-
2018
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2019
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Sono ben vent’ anni che la Maratona di Reggio Emilia continua a dare grandi soddisfazioni ai tanti maratoneti, ai sempre attenti volontari e agli organizzatori di questa manifestazione. Grande successo per la medaglia, disegnata appositamente da un noto artista reggiano, ma soprattutto per il record di arrivati: 3010! 403 donne e 2607 uomini, per un totale iscritti di 3498. Come nel 2012, a tagliare il traguardo per primo è stato Jaouad Zain, con 2h16’56’’. A seguirlo: Jean Baptiste Simukeka e l’ italiano Giovanni Gualdi a pochissimi secondi dal ruandese. Tra le donne spicca Catherine Bertone, con un buon 2h34’54’’, 2^ posto per la ormai nota e amata Marije Vrajic. Dopo di lei, Nikolina Sustic.
Freddo glaciale alle ore 9 del mattino, atleti pronti al via immersi nella nebbia.
La corsa parte nel migliore dei modi, appena usciti dalla città infatti scompare la nebbia e fa capolino un tiepido sole. In testa stupisce Christopher Zablocky, l’americano che domina per la maggior parte del tracciato concludendo poi con un quarto posto più che meritato.
Podio Tricolore per i primi classificati di entrambe le categorie: nel femminile la nostra affezionata Catherine Bertone, infatti, taglia il traguardo con 2.37.10 davanti a Sara Galimberti al suo esordio sulla lunga distanza con 2.39.16, terzo posto per Marije Vrajic.
Seconda prestazione cronometrica italiana per Bona Francesco con 2.14.59, Simukeka Jean Baptiste lo segue al secondo posto con 2.16.32 e subito dopo Douirmi Said con 2:17:04.
La corsa parte nel migliore dei modi, appena usciti dalla città infatti scompare la nebbia e fa capolino un tiepido sole. In testa stupisce Christopher Zablocky, l’americano che domina per la maggior parte del tracciato concludendo poi con un quarto posto più che meritato.
Podio Tricolore per i primi classificati di entrambe le categorie: nel femminile la nostra affezionata Catherine Bertone, infatti, taglia il traguardo con 2.37.10 davanti a Sara Galimberti al suo esordio sulla lunga distanza con 2.39.16, terzo posto per Marije Vrajic.
Seconda prestazione cronometrica italiana per Bona Francesco con 2.14.59, Simukeka Jean Baptiste lo segue al secondo posto con 2.16.32 e subito dopo Douirmi Said con 2:17:04.
Freddo pungente ma scongiurato il pericolo precipitazioni, dopo la “spolverata” di neve del sabato.
La gara, trascinata per oltre metà percorso dal pacer di lusso Michele Palamini (vincitore a Reggio Emilia nel 2013), non regala colpi di scena, ma si rivela qualitativamente molto valida e si conclude con un doppio arrivo in solitaria: quello del ruandese Jean Baptiste Simukeka, che dopo due secondi posti rompe l’incantesimo e ritocca leggermente il personale firmando un 2h16’30, e quello dell’etiope Maru Alemu Tsehai, che alla prima apparizione in Italia migliora il personale di oltre tre minuti e scrive il nuovo primato femminile (2h33’41), mandando in archivio il 2h34’54 del 2015 di Catherine Bertone. Per Ruanda ed Etiopia si tratta della prima volta nell’albo d’oro. Completano i podi il marocchino Youness Zitouni, lo sloveno Puhar Rok e, passando al femminile, Laura Gotti e Nikolina Sustic, in una domenica in cui si registrano diversi primati personali, fra top runner e non.
La gara, trascinata per oltre metà percorso dal pacer di lusso Michele Palamini (vincitore a Reggio Emilia nel 2013), non regala colpi di scena, ma si rivela qualitativamente molto valida e si conclude con un doppio arrivo in solitaria: quello del ruandese Jean Baptiste Simukeka, che dopo due secondi posti rompe l’incantesimo e ritocca leggermente il personale firmando un 2h16’30, e quello dell’etiope Maru Alemu Tsehai, che alla prima apparizione in Italia migliora il personale di oltre tre minuti e scrive il nuovo primato femminile (2h33’41), mandando in archivio il 2h34’54 del 2015 di Catherine Bertone. Per Ruanda ed Etiopia si tratta della prima volta nell’albo d’oro. Completano i podi il marocchino Youness Zitouni, lo sloveno Puhar Rok e, passando al femminile, Laura Gotti e Nikolina Sustic, in una domenica in cui si registrano diversi primati personali, fra top runner e non.
2750 gli iscritti che si sono presentati alla Maratona di Reggio Emilia!
Il meteo è stato clemente, regalandoci una mattinata con 9 gradi e un sole radioso, che ha permesso alla banda del corpo nazionale dei vigili del fuoco di intonare senza problemi, l’inno per il 18esimo Campionato italiano dei Vigili del Fuoco.
Partiti con queste premesse, la gara ha regalato emozioni per i primi 20 km per essere successivamente la celebrazione dei due vincitori, che arrivando in solitaria hanno potuto essere celebrati magnificamente.
I vincitori della Maratona di Reggio Emilia sono gli stessi dell’anno precedente: Jean Baptiste Simukeka e Alemu Maru Tsehay.
L’atleta ruandese di nascita, giunto alla 4° edizione ha chiuso la kermesse in 02:17:08 precedendo l’atleta marocchino Zitouni Youness in 02:18:53 e l’italiano Nasef Ahmed in 02:20:01. Si può definire Simukeka un abbonato al podio reggiano, infatti nelle 4 edizioni in cui ha partecipato, ha guadagnato 2 secondi posti e 2 primi posti.
La grande novità però, arriva dalla maratona “rosa”: l’atleta etiope Tsehay (decima assoluta) firma il nuovo primato del percorso, migliorando se stessa con un 2h29’59 e “distruggendo” il precedente 2h33’41.
Hanno completato il podio la croata Sustic Nikolina in 02:42:34 e l’italiana Biagetti Laura 02:50:48.
Grande successo anche per la “Run 4 Charity Coop Alleanza 3.0”, dove gli iscritti sono stati più di 700. La non competitiva di 4 km è stata inserita nei festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, con ricavato destinato a otto Onlus: Ring 14, Casina dei Bimbi, Associazione Diabetici, Emergency, Gast, Apro, Admo e Aima.
Il meteo è stato clemente, regalandoci una mattinata con 9 gradi e un sole radioso, che ha permesso alla banda del corpo nazionale dei vigili del fuoco di intonare senza problemi, l’inno per il 18esimo Campionato italiano dei Vigili del Fuoco.
Partiti con queste premesse, la gara ha regalato emozioni per i primi 20 km per essere successivamente la celebrazione dei due vincitori, che arrivando in solitaria hanno potuto essere celebrati magnificamente.
I vincitori della Maratona di Reggio Emilia sono gli stessi dell’anno precedente: Jean Baptiste Simukeka e Alemu Maru Tsehay.
L’atleta ruandese di nascita, giunto alla 4° edizione ha chiuso la kermesse in 02:17:08 precedendo l’atleta marocchino Zitouni Youness in 02:18:53 e l’italiano Nasef Ahmed in 02:20:01. Si può definire Simukeka un abbonato al podio reggiano, infatti nelle 4 edizioni in cui ha partecipato, ha guadagnato 2 secondi posti e 2 primi posti.
La grande novità però, arriva dalla maratona “rosa”: l’atleta etiope Tsehay (decima assoluta) firma il nuovo primato del percorso, migliorando se stessa con un 2h29’59 e “distruggendo” il precedente 2h33’41.
Hanno completato il podio la croata Sustic Nikolina in 02:42:34 e l’italiana Biagetti Laura 02:50:48.
Grande successo anche per la “Run 4 Charity Coop Alleanza 3.0”, dove gli iscritti sono stati più di 700. La non competitiva di 4 km è stata inserita nei festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, con ricavato destinato a otto Onlus: Ring 14, Casina dei Bimbi, Associazione Diabetici, Emergency, Gast, Apro, Admo e Aima.
Partenza in corso Garibaldi in una fredda mattinata di sole, ma con temperatura comunque accettabile (3 gradi alla partenza, 7 all’arrivo) per i 2514 runner presenti all’appello rispetto ai tremila iscritti. Italia e Marocco sul gradino più alto del podio nella 24esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore e oltre 2400 arrivati al traguardo. Al femminile si impone nettamente Teresa Montrone che chiude nel tempo di 2h39:17. La 31enne pugliese festeggia il successo con un ampio margine di vantaggio sulla croata Nikolina Sustic, campionessa mondiale della 100 km, seconda in 2h41:30 mentre finisce terza Federica Proietti, che si migliora con 2h43:46. Tra gli uomini il marocchino Youssef Sbaai vincendo in 2h14:53 precede il ruandese Jean Baptiste Simukeka (2h17:20), leader delle ultime due edizioni, e il keniano Julius Rono (2h17:48). Quarto posto invece per il piemontese Francesco Bona, primo degli italiani con 2h17:59.
Al via per una sgambata anche il campione olimpico Gelindo Bordin, oro ai Giochi di Seul nel 1988.
Nell’evento disputata anche la non competitiva Run 4 Charity Coop Alleanza 3.0, con ricavato destinato a otto onlus del territorio. L’edizione numero 25, domenica 13 dicembre 2020, sarà valida come campionato italiano assoluto e master di maratona.
Al via per una sgambata anche il campione olimpico Gelindo Bordin, oro ai Giochi di Seul nel 1988.
Nell’evento disputata anche la non competitiva Run 4 Charity Coop Alleanza 3.0, con ricavato destinato a otto onlus del territorio. L’edizione numero 25, domenica 13 dicembre 2020, sarà valida come campionato italiano assoluto e master di maratona.
Edizioni Storiche
ANNI NOVANTA: GLI INIZI
Un nuovo evento si afferma sul panorama podistico italiano
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1996
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1997
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1998
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1999
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Inizio entusiasmante per la Maratona di Reggio: al primo anno raccoglie già 1316 iscritti. Merito forse della cura per i dettagli messa nell’organizzazione (percorso, pacco gara, ristori, medaglie…) o della data, il 15 dicembre, lontana da altre maratone e da eventi delle società reggiane.
Il primo vincitore di questa manifestazione è Walter Merlocon con il tempo di 2h19.40. Distanziato di soli sette secondi l’algerino Ashadibudi Akli e a due minuti il marocchino Zaid el Houcine. In campo femminile la prima a giungere al traguardo è l’udinese Daniela Spilotti in 2h43’46. Completano un podio tutto azzurro Manuela Liverani e Siria Giannaccini. Primi reggiani Carlo Guidetti e Monica Ambrosi.
Il primo vincitore di questa manifestazione è Walter Merlocon con il tempo di 2h19.40. Distanziato di soli sette secondi l’algerino Ashadibudi Akli e a due minuti il marocchino Zaid el Houcine. In campo femminile la prima a giungere al traguardo è l’udinese Daniela Spilotti in 2h43’46. Completano un podio tutto azzurro Manuela Liverani e Siria Giannaccini. Primi reggiani Carlo Guidetti e Monica Ambrosi.
A conferma del buon lavoro fatto nell’anno precedente, le iscrizioni per la seconda edizione salgono a 1475. Gara molto tattica per quel che riguarda gli uomini: solo nel finale, con un deciso allungo, Nicola Ciavarella stacca i compagni di viaggio tagliando il traguardo in 2h20.02. Nuovamente secondo Ashadibudi Akli e terzo uno sconsolato Walter Merlo. Primo reggiano sul traguardo Roberto Rondoni di Scandiano.
Fra le donne bis di Daniela Spilotti a cui basta un 2h46’28 per superare Patrizia Ritondo e la reggiolese Antonella Benatti, al suo esordio.
Fra le donne bis di Daniela Spilotti a cui basta un 2h46’28 per superare Patrizia Ritondo e la reggiolese Antonella Benatti, al suo esordio.
Ancora record dei partecipanti in questa edizione: ben 1639, di cui 134 donne. Ma i record di quest’anno non sono finiti: Nicola Ciavarella bissa il successo dell’edizione precedente stabilendo sia il primato della gara che il proprio personale con il tempo di 2h17’43. Al secondo posto il russo Igor Konychey, al terzo Graziano Costi, di Castelnuovo Monti, primo (e a tutt’ora unico) reggiano a salire sul podio.
In campo femminile assistiamo alla prima vittoria straniera in terra reggiana con Vera Soukhova. L’atleta russa stabilisce il nuovo primato femminile con 2h41’44 precedendo la compagna di colori Ludmilla Smirnova e Margherita Grosso. Quinta l’arcetana Monica Bondioli.
In campo femminile assistiamo alla prima vittoria straniera in terra reggiana con Vera Soukhova. L’atleta russa stabilisce il nuovo primato femminile con 2h41’44 precedendo la compagna di colori Ludmilla Smirnova e Margherita Grosso. Quinta l’arcetana Monica Bondioli.
Ancora iscrizioni sopra i 1500 e 1259 arrivi al traguardo. 2h16’55 è il nuovo record della gara stabilito dal bergamasco Sergio Chiesa. Secondo posto per la russia con Guennady Temnikov staccato di solo 4 secondi e terzo il vincitore delle passate edizioni Nicola Ciavarella che migliora ancora una volta il proprio personale.
Fra le donne sfida ad alto livello fra le atlete russe vede primeggiare Ludmilla Smirnova che frantuma il record della gara imponendosi in 2h36’11 davanti alla connazionale Jana Malkova e all’azzurra Katiuscia Merati . Tutte e tre queste atlete scendono sotto il precedente record della manifestazione. Prima reggiana Daniela Paterlini che chiude all’ottavo posto.
Fra le donne sfida ad alto livello fra le atlete russe vede primeggiare Ludmilla Smirnova che frantuma il record della gara imponendosi in 2h36’11 davanti alla connazionale Jana Malkova e all’azzurra Katiuscia Merati . Tutte e tre queste atlete scendono sotto il precedente record della manifestazione. Prima reggiana Daniela Paterlini che chiude all’ottavo posto.
ANNI 2000-2004
Gare combattute km per km
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2000
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2001
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2002
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2003
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2004
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Calo dei partecipanti in questa edizione, 1381, dovuto principalmente alla maratona di Milano, disputatasi appena una settimana prima. Sono comunque 1183 quelli che giungono al traguardo. Anche quest’anno viene stabilito il nuovo record: Emanuele Zenucchi è primo in 2h15’51, accompagnato sul podio da altri due italiani, Mirko Zenovello e Bruno Santachiara. Il primo reggiano è Giuseppe Pellacani, undicesimo.
Per le donne, la vittoria va all’ungherese Ida Kovacs (2h41’45), seguita da Katiuscia Merati, a solo tre secondi, e Sara Ferroglia. Antonella Benatti, la prima delle reggiane, chiude al quinto posto.
Per le donne, la vittoria va all’ungherese Ida Kovacs (2h41’45), seguita da Katiuscia Merati, a solo tre secondi, e Sara Ferroglia. Antonella Benatti, la prima delle reggiane, chiude al quinto posto.
Nonostante la bufera di neve abbattutasi sulla Pianura Padana il giovedì precedente alla partenza, la gara si riesce a disputare in condizioni quasi perfette, grazie all’intervento tempestivo dei volontari, dell’Amministrazione Comunale e di tutti gli organismi coinvolti.
A tagliare per primo il traguardo è il marocchino Farid El Marrafe con il tempo di 2h18’34, secondo Nicola Ciavarella e terzo l’ecuadoregno Jefferson Monserrate. Due reggiani nei primi dieci: sesto Carlo Guidetti e nono Fabrizio Galassini.
Per quel che riguarda le donne, dopo una battaglia condotta metro per metro lungo tutti i 42 km del tracciato, l’ungherese Ida Kovacs concede il bis concludendo in 2h38’26; a soli 3 secondi l’esordiente Giovanna Volpato. Terzo posto per l’ungherese Timea Tziga. Decima la reggiana Monica Morstofolini.
A tagliare per primo il traguardo è il marocchino Farid El Marrafe con il tempo di 2h18’34, secondo Nicola Ciavarella e terzo l’ecuadoregno Jefferson Monserrate. Due reggiani nei primi dieci: sesto Carlo Guidetti e nono Fabrizio Galassini.
Per quel che riguarda le donne, dopo una battaglia condotta metro per metro lungo tutti i 42 km del tracciato, l’ungherese Ida Kovacs concede il bis concludendo in 2h38’26; a soli 3 secondi l’esordiente Giovanna Volpato. Terzo posto per l’ungherese Timea Tziga. Decima la reggiana Monica Morstofolini.
Altro record in questa edizione, è quello del numero degli arrivati: ben 1348 di cui 114 donne. La gara maschile è combattuta ed emozionante, con quattro atleti giunti al traguardo in meno di 20 secondi. Il merito di questo va allo sfortunato atleta ungherese Bacskai, autore di una fuga lunga trenta chilometri e conclusasi quando mancavano meno di mille metri al traguardo. Per lui solo il quarto posto finale superato dallo sloveno Kejzar, primo in 2h16’03, da Emanuele Zenucchi e Giorgio Calcaterra. Il primo reggiano è al nono posto: con il tempo di 2h25’09 taglia il traguardo Marco Baldini.
Fra le donne, grande prova per la marchigiana Marcella Mancini, che verso il 10 Km stacca le avversarie e giunge solitaria sul traguardo con il tempo di 2h36’46, seconda prestazione di sempre sulle strade reggiane. Alle sue spalle la vincitrice delle ultime due edizioni, l’ungherese Kovacs staccata di circa 4 minuti con altrettanti di vantaggio sulla connazionale Zsiga. Antonella Benatti ancora prima fra le reggiane: 2h52’10 il suo tempo che vale il sesto posto finale.
Fra le donne, grande prova per la marchigiana Marcella Mancini, che verso il 10 Km stacca le avversarie e giunge solitaria sul traguardo con il tempo di 2h36’46, seconda prestazione di sempre sulle strade reggiane. Alle sue spalle la vincitrice delle ultime due edizioni, l’ungherese Kovacs staccata di circa 4 minuti con altrettanti di vantaggio sulla connazionale Zsiga. Antonella Benatti ancora prima fra le reggiane: 2h52’10 il suo tempo che vale il sesto posto finale.
Dopo sette edizioni cambia la zona di arrivo e partenza: da piazza Martiri ci si sposta allo Stadio Mirabello. Vicino al record il numero di atleti che tagliano il traguardo: 1343. Un nuovo record si ha invece nella gara maschile: il keniano Philemon Kipkering taglia il traguardo in 2h15’23 seguito dal marocchino Mohamed Hajjy e a Giorgio Calcaterra.
In campo femminile Francesca Zanusso, dopo una appassionante lotta con l’inglese Ruth Pickvance, si aggiudica la manifestazione. Carlo Guidetti dell’Atletica Scandiano e Antonella Benatti sono i primi reggiani al traguardo.
In campo femminile Francesca Zanusso, dopo una appassionante lotta con l’inglese Ruth Pickvance, si aggiudica la manifestazione. Carlo Guidetti dell’Atletica Scandiano e Antonella Benatti sono i primi reggiani al traguardo.
Anno del sessantesimo compleanno di Gianni Morandi, che decide di festeggiare partecipando alla manifestazione reggiana. E’ il keniano Paul Lokira, al suo esordio in Italia, a vincere con un tempo di 2h16’04 superando il marocchino Kisri e l’ungherese Mikolos. Fra le donne si impone Ivana Iozzia con l’ottimo tempo di 2h37’28 davanti all’ungherese Zsuzsa Vajda e l’americana Clifton. Primi reggiani sono Marino Beltrami e la correggese Rosa Alfieri.
ANNI 2005-2009
Anni di record e grande crescita
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2005
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2006
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2007
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2008
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2009
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Dopo Gianni Morandi, questo è l’anno del professor Romano Prodi, che, nella sua Reggio, porta a termine una maratona per la prima volta. Nuovi record in tutti i settori: più di 2100 iscritti e 1838 giunti al traguardo. Il marocchino Mohamed Hajjy (che vive a Scandiano) abbassa il record della gara a 2h14’08. Fra le donne vittoria per l’azzurra Silvia Somaggio che chiude in 2h40’32. Marino Beltrami e Antonella Benatti sono i primi reggiani al traguardo.
Nuovo record di iscrizioni e di arrivi: i partecipanti superano i 2800, mentre gli arrivati sono 2534. Fra gli uomini vittoria per il Keniano Philemon Kipkering, che trionfa in 2h17’06. Gloria Marconi, vince la prova femminile in 2h35’31, nuovo record della manifestazione. Il giovane esordiente Lorenzo Villa e Rosa Alfieri sono i primi reggiani al traguardo. Il Presidente della Repubblica Concede l’Alto Patronato alla Maratona di Reggio.
Edizione segnata dal maltempo, ma la pioggia e il freddo non hanno fermato né i maratoneti, né gli oltre 500 volontari che, sotto l’acqua gelida, sono rimasti a prestare servizio ai corridori.
E neanche Stefania Benedetti è stata fermata dalla pioggia battente: vincendo la gara femminile, ha fatto registrare il nuovo record a 2h35’28. Primo tra gli uomini il marocchino Benazzouz Slimani che chiude la corsa in 2h17’28.
Il campione di ecomaratona Carlo Guidetti, al traguardo in 2h37’41, e la correggese Rosa Alfieri, nona assoluta, sono i primi tra i reggiani.
E neanche Stefania Benedetti è stata fermata dalla pioggia battente: vincendo la gara femminile, ha fatto registrare il nuovo record a 2h35’28. Primo tra gli uomini il marocchino Benazzouz Slimani che chiude la corsa in 2h17’28.
Il campione di ecomaratona Carlo Guidetti, al traguardo in 2h37’41, e la correggese Rosa Alfieri, nona assoluta, sono i primi tra i reggiani.
Grande novità per la maratona del 2008 è stato il ritorno della zona di partenza e arrivo nel cuore della città. La gara ha infatti preso il via ai piedi del grande obelisco di piazza Gioberti, all’altezza della chiesa della Madonna della Ghiara. Leggero incremento di partecipanti rispetto all’anno precedente, ma da sottolineare in particolare la presenza di una percentuale altissima di maratoneti che hanno percorso la 42 Km nostrana per più di cinque anni, segno che chi prova Reggio difficilmente la lascia.
Il vincitore di questa edizione è stato Hamed Nasef che ha concluso la gara in 2h17’25 davanti a Giorgio Calcaterra che ha chiuso in 2h20’04″, terzo Ridha Chihaoui in 2h21’08″.
In campo femminile vittoria per Giustina Menna giunta al traguardo in 2h52’09″ davanti a Vajda Zsuzsanna, 02:53:20, e terza Vrajic Marija, 2h56’53″.
I primi Reggiani sono Pellacani Giuseppe arrivato in 2h36′ 37″, Rondoni Roberto in 2h38’52″ e Palladino Daniele in 2h39’08″.
Il vincitore di questa edizione è stato Hamed Nasef che ha concluso la gara in 2h17’25 davanti a Giorgio Calcaterra che ha chiuso in 2h20’04″, terzo Ridha Chihaoui in 2h21’08″.
In campo femminile vittoria per Giustina Menna giunta al traguardo in 2h52’09″ davanti a Vajda Zsuzsanna, 02:53:20, e terza Vrajic Marija, 2h56’53″.
I primi Reggiani sono Pellacani Giuseppe arrivato in 2h36′ 37″, Rondoni Roberto in 2h38’52″ e Palladino Daniele in 2h39’08″.
Grandi numeri per questa edizione: 2745 il numero degli iscritti, di questi 2544 i partenti, 2448 gli arrivati entro le 5 ore e mezza che con i 5 arrivati oltre il tempo massimo, porta a 2453 quelli totali. Questi numeri pongono la Maratona di Reggio Emilia al quinto posto del ranking nazionale, superando città con una popolazione molto più elevata. Questa è stata anche l’edizione di facebook: grazie a questo mezzo infatti, gran parte degli atleti accorsi hanno dimostrato il loro apprezzamento per questa gara. La vincitrice per la categoria femminile è stata Ivana Iozzia della Corradini Rubiera che ha chiuso in 2.35.52, che ha mancato il record per soli 24 secondi, ma ha migliorato la sua precendente prestazione a Reggio (datata 2004) di ben 2 minuti. La Iozzia è contemporaneamente vincitrice, prima italiana e prima reggiana. Al secondo posto la Keniana Emi Perpetua Chepkorir in 2.40.51 seguita dalla sua connazionale Jebet Salina (2.43.43). Dopo otto anni dall’edizione in cui vinse, arriva quarta Ida Kovacs. Seconda italiana invece è stata la trentina Francesca Iachemet seguita dall’immancabile Rosa Alfieri che ha migliorato il 6 minuti il suo primato personale. Oltre la Iozzia un’altra atleta di casa ha concluso al di sotto delle tre ore, Ilaria Aicardi. Una gara a due fino alla fine invece quella maschile, si sono infatti contesi il primo posto fino agli ultimi metri Teklu Geto Metaferia e Denis Curzi, a spuntarla sul nostro connazionale è stato l’etiope che ha chiuso in 2.13.46, nuovo record della gara maschile, a tre secondi il carabiniere italiano (anche lui sotto al vecchio record). Terzo classificato Hamed Nasef, vincitore dell’anno scorso, che ha chiuso in 2.15.50, quasi due minuti in meno della sua precedente prestazione reggiana. Secondo italiano Gianluca Pasetto, terzo l’altoatesino Gerd Frick. Primo reggiano lo scandianese Daniele Palladino che ha chiuso in 2.32.55 migliorando il suo personale di 7 minuti.
ANNI 2010-2014
Continuano i record, accompagnati da esordi vincenti
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2010
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2011
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2012
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2013
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2014
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Un timido sole ha accompagnato questa quindicesima edizione della Maratona di Reggio Emilia – Città del Tricolore, che ha visto troneggiare sulla sua medaglia lo splendido ponte di Calatrava, diventato in pochi anni un luogo simbolo della città. 2191 i partenti di cui 229 donne (il che conferma la presenza di una percentuale alta di queste ultime a Reggio Emilia); 2101 gli arrivati totali. Vincitore di questa edizione il marocchino Taofique El Barhoumi, classe 1981, che chiude in 2.15.55, vincendo la sua prima maratona. Al secondo posto, l’ungherese esordiente in maratona Tamas Kovacs, in 2.16.07. Terzo, Nicodemus Biwott, keniano che chiude in 2.19.48 dopo essersi qualificato quinto qui a Reggio Emilia l’anno scorso. Tra le donne, ottima prova di Ilaria Bianchi, la senese che torna a Reggio Emilia per vincere e ci riesce, accompagnata dall’atleta reggiano Lorenzo Villa, chiude questa maratona in 2.40.23. A cinque minuti di distanza la seconda donna Monika Nagy, la ventitrenne ungherese che termina la 42 km in 2.45.29, e terza la donna che tre anni fa sotto un tempo inclemente ha stabilito il record della gara, Susanna Benedetti, che quest’anno chiude in 2.46.49. Terza italiana l’atleta parmigiana Lara Mustat (2.57.19). Primi tre italiani Mirko Canaglia (quinto assoluto) l’atleta meneghino che alla sua terza volta a Reggio Emilia termina in 2.22.22, seguito da Gianluca Pasetto, il veronese della Corradini Rubiera (2.22.25) e Massimo Galliano che tornato alla maratona dopo otto anni chiude in 2.26.26. Vince il campionato della Repubblica Cispadana, Andrea Zambelli recente acquisto della Atl. Scandianese per gli uomini, mentre per le donne vince Ilaria Aicardi settima assoluta.
La 16^ si può definire con ogni diritto “l’edizione dei record” con 3180 iscritti. 2986 partenti di cui 332 donne e 2554 uomini. 193 uomini arrivati sotto le 3 ore e 68 donne sotto le 3h30. 1975 atleti sotto le 4 ore di cui 177 donne. 2766 gli arrivati. Vince con una splendida gara e stabilendo il nuovo record il marocchino esordiente in maratona Mokraji Lahcen che chiude in 2.12.29 stabilendo il nuovo record della gara, seguito dall’ungherese Tamas Kovacs e dal Keniano, ormai affezionato alla gara di Reggio Emilia, Nicodemus Biwott. Per le donne splendida gara di Eliana Patelli che chiudendo in 2.36.18 bissa, alla seconda volta in maratona, il suo successo alla Maratona d’Italia abbassando il suo best personale. Seconda Elisa Stefani e terza Laura Ricci, l’atleta sassolese che veste la maglia di casa.
Primi tre italiani Tommaso Vaccina (quarto assoluto) seguito da Nicola Venturoli, giovanissimo atleta classe 1988 e Gianluca Pasetto alla sua settima maratona reggiana.
Per quanto riguarda il Campionato Nazionale dei Vigili del Fuoco al primo posto Michele Bedin dei Vigili del Fuoco di Padova, al secondo posto Antonio Zaccheo del Comando di Bari e sull’ultimo gradino del podio Vito Minerva, anche lui di Bari.
Primi tre italiani Tommaso Vaccina (quarto assoluto) seguito da Nicola Venturoli, giovanissimo atleta classe 1988 e Gianluca Pasetto alla sua settima maratona reggiana.
Per quanto riguarda il Campionato Nazionale dei Vigili del Fuoco al primo posto Michele Bedin dei Vigili del Fuoco di Padova, al secondo posto Antonio Zaccheo del Comando di Bari e sull’ultimo gradino del podio Vito Minerva, anche lui di Bari.
In un edizione che ha visto la neve del venerdì sera mettere a rischio la partenza, in un anno segnato anche dal terremoto che solo pochi mesi prima aveva colpito l’Emilia, la Maratona di Reggio Emilia – Città del Tricolore è riuscita a tener testa a tutte le avversità, sfiorando le 3000 iscrizioni. Purtroppo alcuni di questi non hanno potuto raggiungere Reggio causa mal tempo, portando il numero di partenti a 2675, di cui soltanto 102 non hanno completato la prova. Dopo una gara in rimonta Zain Jaouad ha tagliato per primo il traguardo in 2.18.21, seguito da Douirmi Said in 2.18.53 e dall’italiano Carmine Buccilli. Sul podio femminile,con l’ottimo tempo di 2.37.54, Elisa Stefani, supera le sue rivali staccando di prepotenza l’inossidabile Marija Vrajic e Barbara Cimmarusti.
Novità del 2012 il progetto DIAMO UNA MANO, che grazie alla collaborazione dei maratoneti iscritti è riuscito a raccogliere più di 6.000 € che sono stati donati al comune di Reggiolo per la ristrutturazione degli edifici scolastici duramente colpiti dal sisma del maggio precedente.
Novità del 2012 il progetto DIAMO UNA MANO, che grazie alla collaborazione dei maratoneti iscritti è riuscito a raccogliere più di 6.000 € che sono stati donati al comune di Reggiolo per la ristrutturazione degli edifici scolastici duramente colpiti dal sisma del maggio precedente.
In un mite e soleggiato 8 dicembre la fanfara dei bersaglieri ha dato inizio alla 18°edizione della Maratona di Reggio Emilia!!
2853 iscritti di cui 2502 alla partenza. 2388 gli arrivati al traguardo che con grande soddisfazione e orgoglio hanno raggiunto l’obiettivo dei fantastici 42,195 km.
Palamini Michele giovane italiano si classifica al primo posto (primato come più giovane esordio in maratona) con il tempo 2:17:03. Al secondo e terzo gradino del podio maschile gli atleti di nazionalità marocchina Laalami Cherkaoui, con tempo 2:18:03 e Tyar Abdelhadi con tempo 2:18:12.
Podio femminile tutto italiano: prima Patelli Eliana con 2:39:41, al secondo gradino troviamo Giordano Laura con tempo 2:39:42 e infine Dardini Claudia con 2:47:14.
2853 iscritti di cui 2502 alla partenza. 2388 gli arrivati al traguardo che con grande soddisfazione e orgoglio hanno raggiunto l’obiettivo dei fantastici 42,195 km.
Palamini Michele giovane italiano si classifica al primo posto (primato come più giovane esordio in maratona) con il tempo 2:17:03. Al secondo e terzo gradino del podio maschile gli atleti di nazionalità marocchina Laalami Cherkaoui, con tempo 2:18:03 e Tyar Abdelhadi con tempo 2:18:12.
Podio femminile tutto italiano: prima Patelli Eliana con 2:39:41, al secondo gradino troviamo Giordano Laura con tempo 2:39:42 e infine Dardini Claudia con 2:47:14.
Alla vigilia del ventennale della Maratona di Reggio Emilia, quella del 2014 si chiude inaspettatamente come l’edizione dei record con 3037 partenti e 2919 arrivati.
Mokraji Lahcen (Gruppo Città Genova) vince per la seconda volta la Maratona di Reggio Emilia – Città del Tricolore, dopo il record del 2011, con il tempo di 2h17’52”. Al 2° posto si classifica Kabbouri Yassine (Atletica Gran sasso SSD a.r.l.) con il tempo di 2h18’31”. 3° piazza per l’ungherese Kovacs Tamas (Vedac) con il tempo di 2h18’44”. Per quanto riguarda la gara femminile, invece, trionfa Laura Giordano (Atletica Silca Conegliano) che si aggiudica il 1° posto con il tempo di 2h41’57”. Medaglia d’argento per Claudia Dardini (G.S. Lammari) che chiude con il tempo di 2h44’50”. Sul gradino più basso del podio Marija Vrajic (AK Maksimir), veterana a Reggio Emilia, che taglia il traguardo con il tempo di 2h49’23”.
Mokraji Lahcen (Gruppo Città Genova) vince per la seconda volta la Maratona di Reggio Emilia – Città del Tricolore, dopo il record del 2011, con il tempo di 2h17’52”. Al 2° posto si classifica Kabbouri Yassine (Atletica Gran sasso SSD a.r.l.) con il tempo di 2h18’31”. 3° piazza per l’ungherese Kovacs Tamas (Vedac) con il tempo di 2h18’44”. Per quanto riguarda la gara femminile, invece, trionfa Laura Giordano (Atletica Silca Conegliano) che si aggiudica il 1° posto con il tempo di 2h41’57”. Medaglia d’argento per Claudia Dardini (G.S. Lammari) che chiude con il tempo di 2h44’50”. Sul gradino più basso del podio Marija Vrajic (AK Maksimir), veterana a Reggio Emilia, che taglia il traguardo con il tempo di 2h49’23”.