Avete passato da poco il 5° Km, qui si trova il Cimitero Ebraico di Reggio Emilia, edificato in seguito all’emanazione nel 1804 dell’Editto di Saint Cloud da parte di Napoleone Bonaparte “…nessuna inumazione avrà luogo nelle chiese, sinagoghe, ospedali… nè entro la cinta di città e borghi…”, anche la comunità ebraica di Reggio, sotto influenza napoleonica, deve spostare il cimitero fino a quel momento adiacente al ghetto nel centro della città. L’attuale cimitero, circondato da mura, il cosiddetto primo recinto, in cui vengono trasferiti i defunti e le lapidi dal luogo precedente, e in cui si procede alle nuove inumazioni. Nel 1853 il cimitero viene ampliato con un’addizione ad est, verso la riva del torrente Crostolo, creando così due recinti separati: il secondo è articolato in campi con piccole edicole e sepolcri familiari, che riportano elementi della tradizione ebraica e influenze della tradizione sepolcrale cittadina, dimostrazione del radicamento della comunità nel contesto sociale.
Al centro del muro di cinta est sorge la cappella mortuaria con una facciata in stile neoclassico sul cui frontone triangolare compaiono le lettere ebraiche, iniziali del versetto del Kohelet “vanità delle vanità, tutto è vanità” Qui è sepolto Mosè Beniamino Foà, provveditore della biblioteca ducale, rappresentante della comunità ebraica di Reggio al Gran Sinedrio di Parigi e amico di Cesare Beccaria. Comments are closed.
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42195 METRI DI REGGIO EMILIACuriosità riguardanti parti della città che potrai scoprire correndo la nostra splendida Maratona. Categorie
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