MARATONA DI REGGIO EMILIA
  • MARATONA
    • PERCORSO
    • THE COURSE
    • MONTEPREMI
    • REGOLAMENTO 2021
    • RACE RULES
    • STORIA
    • RACE HISTORY
    • CLASSIFICHE >
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
    • FOTO
    • PHOTOS
  • MARATONA SPEC. ED.
  • ISCRIZIONI SPEC. ED.
  • MARATONA A DISTANZA
  • NEWS
  • SPONSOR
  • HOTEL & TURISMO
    • HOTEL
    • WHERE TO STAY
    • TURISMO
    • WHAT TO SEE
  • COME ARRIVARE
  • REGISTER
  • HOW TO REACH US
  • 42195 METRI
  • 42195 METERS

Mezza Maratona | 21 - 30 Km

11/8/2020

 
Foto
Siete alla mezza maratona esattamente sul confine tra Quattro Castella e Reggio Emilia. Alla vostra destra si trova un caseificio in cui si produce il Parmigiano Reggiano, Title Sponsor della Maratona di Reggio Emilia – Città del Tricolore.
Il Parmigiano Reggiano ha una storia lunga, nasce nel medioevo. I monaci benedettini, spinti dalla ricerca di un formaggio in grado di durare nel tempo, furono i primi produttori: grazie al sale proveniente dalle saline di Salsomaggiore e al latte delle vacche allevate in zona.  La prima prova della sua commercializzazione risale al 1254, un atto notarile redatto a Genova cita fin da allora, il formaggio di Parma. Nel XIV secolo il commercio si espande dal Piemonte fino ai centri marittimi del mar Mediterraneo. 

Foto
Nell’Emilia del 1400, con feudatari e abbazie che concorrevano assieme ad un aumento produttivo nella pianura parmigiana e reggiana, si ha un ulteriore sviluppo economico. Il XVI secolo vede lo sviluppo delle vaccherie a cui era annesso il caseificio per trasformare il latte del proprietario a cui si aggiungeva il latte delle stalle dei mezzadri, che aiutavano il casaro a turno.
La commercializzazione continua ad espandersi: a Parma erano presenti commercianti detti formaggiai o lardaroli che vendevano anche i salumi ai mercanti di altre terre, soprattutto milanesi e cremonesi. In questo periodo inizia anche l’esportazione in tutta Europa: Germania, Fiandre, Francia e anche Spagna. Nel corso dei secoli, il Parmigiano Reggiano non ha cambiato le modalità produttive di base: oggi come nel Medioevo la produzione avviene in modo naturale, senza additivi. All'inizio del 1900, però, vengono introdotte alcune importanti innovazioni, ancora attuali, come l'uso del siero innesto e del riscaldamento a vapore.
Il 27 luglio 1934, i rappresentanti dei caseifici di Parma, Reggio, Modena, Mantova (destra Po), si accordano sulla necessità di approvare un marchio di origine per il proprio formaggio. Dopo la guerra, nuovi impulsi iniziano a stimolare la ripresa del Parmigiano Reggiano, a partire dalla conferenza di Stresa del 1951 sulla denominazione dei formaggi. Segue nel 1954 la legge italiana sulle denominazioni d'origine: il primo consorzio originario si trasforma nell'attuale organismo di tutela, il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Nel 1992 è approvato il Regolamento CEE 2081/1992 sulle Denominazioni d'Origine Protette, nel 1996, il Parmigiano Reggiano viene riconosciuto come una DOP europea: passaggi fondamentali per la tutela comunitaria del Parmigiano Reggiano, che è tra i formaggi più contraffatti e imitati del mondo.
“Et eravi una montagna tutta di formaggio Parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti, che niuna altra cosa facevan, che fare maccheroni e ravioli e cuocerli in brodo di capponi, e poi li gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava, più se n’aveva” cit. Giovanni Boccaccio, Decamerone 1351, nel descrivere il Paese del Bengodi.
 

Corteo Matildico | 11-20 Km

3/8/2020

 
Come vi abbiamo detto, Montecavolo è una frazione del Comune di Quattro Castella e non possiamo non parlarne per gli eventi qui accaduti, legati alla storia d’Europa.  Quattro Castella prende il nome da quattro castelli che sorgono su altrettanti colli. Partendo da est si incontrano Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane. Facevano parte del sistema difensivo settentrionale dei domini dei Canossa. Ad eccezione del Castello di Bianello, che sorge intatto, degli altri castelli non restano che pochi ruderi.
Foto
Foto
Foto
La storia del maniero di Bianello è inevitabilmente legata al vicino castello di Canossa e soprattutto all'età dell'oro del dominio dei Canossa, ovvero alla  Gran Contessa Matilde di Canossa. Secondo diverse fonti storiche, Matilde riservava una preferenza particolare per questo castello, ove risiedeva frequentemente, nel quale venne ospitato Enrico IV penitente, durante la famosa umiliazione di Canossa, prima dell'incontro del 1077. Sempre qui, nel 1111, Matilde di Canossa ha ricevuto anche il figlio primogenito di Enrico IV, l'Imperatore Enrico V, di ritorno da Roma ove era stato incoronato Imperatore, sanando la frattura politica consumatasi fra il Papato e il Sacro Romano Impero durante la reggenza del padre. Nel castello lo stesso Enrico V proclama Matilde di Canossa "Viceregina d'Italia e Vicaria Imperiale in Italia, un evento storico di grande portata, che condusse ad una stagione di pace.
Ogni anno dal 1955, comunemente nell’ ultimo fine settimana di maggio, tale episodio è rievocato ai piedi del maniero. La ricostruzione storica del corteo ricrea fedelmente le atmosfere dell’epoca in ogni particolare: i costumi medievali, rappresentano villici, giullari, cavalieri, dame di corte e monaci, impegnati in scene di vita quotidiana; gli artigiani ripropongono i lavori del tempo, i cavalieri si destreggiano in tornei e quintane, i musici rallegrano con melodie medievali. La rievocazione attraversa tutto il paese di Quattro Castella e l’intera popolazione partecipa come comparsa sin dalle prime ore del giorno. Sfilano i gonfaloni delle contrade invitate; cavalieri, monaci e popolo festeggiano la Gran Contessa incoronata con giochi e spettacoli coreografici. Al calar del sole Matilde sfila per le strade del borgo, acclamata dai suoi sudditi fedeli. La partecipazione di gruppi in costume provenienti da altri comuni d’Italia e d’Europa ci testimonia come questa rievocazione affascini per la sua spettacolarità e per la fedeltà storica.
Ogni anno i protagonisti dell’incoronazione vengono interpretati da noti personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, della musica e della cultura, nel 2019 ad interpretare Matilde ed Enrico V furono gli attori Eleonora Giovanardi e Valerio di Benedetto.

Montecavolo | 11-20 Km

28/7/2020

 
Siete al 16° Km della maratona nel paese di Montecavolo, Muntchêvel  in dialetto reggiano,  è una frazione del Comune di Quattro Castella, bagnata dal torrente Modolena. Il suo nome originario è Mons Calvolo, in volgare Monte Calvulo, poi divenuto Monte Caulo. La denominazione odierna è una storpiatura di quello che più correttamente dovrebbe chiamarsi Monte Calvo.

Foto
Foto
Foto
Nel 1156 un decreto di Anselmo Arcivescovo di Ravenna nomina la "cappellam S. Maria de Monte calvulo" e la "cappellam S. Venerij de Mozatella" dipendenti dalla Pieve di Puianello. Nel 1288 si ha notizia del castello di Montecavolo, forse ubicato sul colle presso la chiesa ed ora completamente scomparso .
Durante la sagra parrocchiale, nella terza settimana di settembre si tiene il  “Palio dal Putéli“ corsa nelle vie del paese in cui si sfidano i quattro cantoni storici di Montecavolo: Cerro, Tripoli, Cantone e Scampate con l'obiettivo di portare per primi al traguardo la putéla, una giovane ragazza nubile, trasportandola su di una portantina retta da quattro uomini.
Proprio a Montecavolo, Kobe Bryant, che viveva tra qui e Reggio,  tirava i primi canestri nel campetto della parrocchia. Dopo la scomparsa del grande cestita e della figlia, l’amministrazione comunale di Quattro Castella ha intitolato la palestra di Montecavolo a Kobe e Gianna Bryant. ​

Oratorio Madonna della Pace | 11 - 20 Km

21/7/2020

 
Dopo aver lasciato il parco di Villa Levi, vi trovate davanti all’Oratorio della Madonna in località Pace di Covilo. L’edificio religioso del settecento era un tempo dei Guidetti, poi dei Levi, insieme al vicino casino civile. L'oratorio presenta un'elegante facciata definita da due raccordi arcuati laterali. Il portale è architravato ed affiancato da due finestrelle polilobate. Superiormente si apre una finestra trapezoidale; una cornice di sottotetto sagomata corre all'interno. 
Foto

Villa Levi | 1-10 Km

14/7/2020

 
Villa Levi è una delle più singolari ville della campagna reggiana. Circondata dal parco di gusto eclettico nel quale sono presenti anche alberature monumentali, è fronteggiata in direzione nord da un  viale di circa 680 metri, che attribuisce all'edificio un ruolo chiave nel paesaggio. E’ una costruzione di gusto spiccatamente neoclassico, nata come residenza estiva attorno alla prima metà del 1600. 
​
Nel primo decennio del 1800  su commissione dei primi proprietari, iniziò la prima ristrutturazione che comportò  l’introduzione del timpano, che sopravanza leggermente l’edificio e la sistemazione del vasto giardino all’italiana con la costruzione dell’abitazione del custode e delle stalle.
Foto
Foto
Foto
Nel 1874 la villa passò alla famiglia Levi e a loro si devono le decorazioni interne in stile liberty. Durante la seconda guerra mondiale i proprietari di religione ebraica lasciarono la villa e vi si insediarono ufficiali nazisti di stanza in Italia.
Nel 1971 la proprietà fu acquistata dall’Università di Bologna, che la destinò a sede del corso di Scienze della Produzione Animale. Oggi la villa è sempre di proprietà dell'Ateneo di Bologna, che ha la responsabilità del parco storico di 35.000 mq.

Coviolo | 1-10 Km

7/7/2020

 
​Siete a Coviolo, Chiviōl in dialetto reggiano, nominata dal monaco Donizone da Canossa, nella sua opera sulla vita della Contessa Matilde di Canossa, per una battaglia che avvenne in questo luogo fra il Marchese Bonifacio e il fratello Corrado e alcuni signori di Lombardia loro nemici.
Le prime notizie di una chiesa presente in loco risalgono al 1111, qualche decennio più tardi consacrata ai Santi Gervasio e Protasio, attuali santi titolari della parrocchia. Coviolo, come le altre località della periferia di Reggio, è sempre stata una comunità agricola molto attiva e dotata di una vita autonoma rispetto alla città.

Foto
Un passaggio della 20^ Maratona di Reggio Emilia
Foto
La Maratona a Coviolo
Foto
Un passaggio della corsa a Coviolo
L'intraprendenza dei suoi abitanti ha visto fondare la prima Cassa rurale della provincia, nel 1895. Le casse rurali, nate su iniziativa cattolica, servivano ai contadini per ottenere prestiti senza ricorrere ad usurai o ai diretti proprietari delle terre.
Durante la seconda guerra mondiale i partigiani nascosero nei sotterranei di Villa Levi, residenza dei signori Levi, il sipario del teatro municipale di Reggio, che i tedeschi volevano portare in patria. Un'impresa ardua se si pensa che la villa, fuggiti i proprietari di religione ebraica, era dapprima stata luogo di smistamento per gli ebrei da deportare al campo di Fossoli e successivamente foresteria per ufficiali nazisti e fascisti, soliti a trasportare in Germania opere d'arte depredate dai luoghi d'occupazione.
Gli ultimi decenni della comunità, sono stati caratterizzati da un forte impegno degli abitanti di Coviolo per rinvigorire la vita sociale della comunità: fondamentale il contributo dei “coviolesi” per la creazione del centro sociale Biasola di San Rigo, dovete passerete dopo il 10° Km della vostra gara.
Foto
La Chiesa di Coviolo
<<Precedente

    42195 METRI DI REGGIO EMILIA

    Curiosità riguardanti parti della città che potrai scoprire correndo la nostra splendida Maratona.

    Foto

    Categorie

    Tutto
    Inizio Percorso
    Tra Km 11 E 20
    Tra Km 1 E 10
    Tra Km 21 E 30

    Feed RSS

TRICOLORE SPORT MARATHON
Via A. Tamburini, 5 int. 6
42122 Reggio Emilia, Italy
​Part. Iva 02341070353

CONTATTI
​Tel: 0522 267223
​Cell: 334 5455222 (numero Whatsapp)
​E-mail: info@maratonadireggioemilia.it
Foto
Foto
Foto
NEWSLETTER
Privacy & Cookies Policy
  • MARATONA
    • PERCORSO
    • THE COURSE
    • MONTEPREMI
    • REGOLAMENTO 2021
    • RACE RULES
    • STORIA
    • RACE HISTORY
    • CLASSIFICHE >
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
    • FOTO
    • PHOTOS
  • MARATONA SPEC. ED.
  • ISCRIZIONI SPEC. ED.
  • MARATONA A DISTANZA
  • NEWS
  • SPONSOR
  • HOTEL & TURISMO
    • HOTEL
    • WHERE TO STAY
    • TURISMO
    • WHAT TO SEE
  • COME ARRIVARE
  • REGISTER
  • HOW TO REACH US
  • 42195 METRI
  • 42195 METERS