Quante volte avete tagliato il traguardo della nostra Maratona e magari non vi siete accorti di quel piccolo monumento a sinistra della facciata della basilica, proprio all’angolo con Vicolo dei Servi. Come evidenziato dall’iscrizione sul monumento, in quel luogo sorgeva il muro di cinta dell’orto dei frati, dietro all’abside chiesa costruita nel 1517 e oggi scomparsa. Su questo muro, in un’ampia nicchia, venne affrescata un’immagine della Madonna con bambino che divenne presto oggetto di venerazione per i reggiani. Nel 1569 essendosi l’immagine deteriorata, venne realizzato un nuovo disegno, che ancora oggi si ammira all’interno della basilica. Per contenere e proteggere il nuovo affresco fu realizzata una piccola cappella, l’Oratorio della Madonna, aperto nel 1596. Qui, dopo tre settimane dalla sua inaugurazione, si raccolse in preghiera Marchino, quindicenne sordomuto dalla nascita, ritrovando la parola e l’udito. Per celebrare questo primo evento miracoloso prese origine la costruzione della Basilica della Beata Vergine della Ghiara, iniziata nel 1597 e terminata nel 1619, inaugurata proprio con una cerimonia con la traslazione dell’immagine sacra. Ma se osservate ancora il piccolo monumento troverete sul lato settentrionale un’altra lapide, deposta nel 1981. L’iscrizione tradotta in Italiano "il popolo reggiano che pregava contemporaneamente il Vescovo Edoardo e il clero di allomanare i più vili flagelli della guerra che infuriava, la beata Vergine Maria provvida madre e regina della pace, con dolcissimo volto sempre accolse e ascoltò. Nel mese d'aprile dell'anno 1945", si riferisce a quando, nel quadro dell’offensiva alleata per lo sfondamento della linea gotica, fu progettata un’incursione aerea nella zona del quartier generale nazifascista, in pratica la parte sud-ovest del centro storico, che ospitava le sedi della Prefettura, della Guardia Nazionale Repubblicana e della Platzkommandantur. Informato del progetto il Vescovo Brettoni consacrò la città alla Beata Vergine della Pace. L’attacco fu evitato anche grazie all’intervento del CLN reggiano che convinse il comando alleato, attraverso la missione inglese presente sul nostro appennino, ad annullare il progetto, considerato come si trattasse di una zona ad alta densità abitativa. Salvata la città dall’ennesimo bombardamento e defunto l’anziano Vescovo nel novembre 1945 il voto fatto fu realizzato da suo successore il Vescovo Socche, che nel 1947 diede avvio alla chiesa intitolata alla Madonna “Regina Pacis” in via Gorizia.
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42195 METRI DI REGGIO EMILIACuriosità riguardanti parti della città che potrai scoprire correndo la nostra splendida Maratona. Categorie
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