Prima dell’arrivo della gara, sulla vostra sinistra si trova il Palazzo delle Bonifiche, un manufatto architettonico interessante, nato per l’aggregazione di più edifici piuttosto che da un progetto unico. E’ una struttura a corte fondata su unità edilizie diverse tra loro per tipologia: casette a schiera, case a corte, annessione di vuoti dell’isolato. Nel 1635, in seno alla attività urbanistica di miglioria delle aree adiacenti la Basilica della Beata Vergine della Ghiara; fu costruito il portico appoggiandosi semplicemente alla facciata preesistente senza compiere opere di modifica della stessa. L’edificio passò ai Conti Capiluppi e Tagliaferri, che operarono altre modifiche interne per approntarvi la loro abitazione: lo scalone d’onore ed alcuni vani decorati possono attribuirsi, per stile, al periodo in cui vi abitarono i conti. Agli inizi del 1900 divenne proprietà della Bonifica Parmigiana Moglia che vi si installò con la propria sede e la facciata sul corso fu sopraelevata nel 1929: l’immagine seicentesca cadde sotto i colpi di un nuovo linguaggio figurativo e con la sopraelevazione di un piano. Il Palazzo delle Bonifiche è la sede operativa del Consorzio di Bonifica dell’ Emilia Centrale, iscritto in A.D.S.I. Associazione Dimore Storiche Italiane. Si presenta con elegante dignità in questo sito di grande bellezza monumentale di fronte al Palazzo Ducale e sul lato nord della Basilica. Tutto il piano terra ha un comodo e monumentale portico su pilastri con lesene piatte doriche; doppio ordine di finestre di impostazione classicheggiante intervallate da cornici sottili che corrono lungo tutto il profilo. Gli interni sono degni di nota per lo stato di conservazione e per la qualità di taluni vani e dello scalone in travertino. L’impianto delle rampe è a T: partenza a rampa unica e biforcazione, da un grande pianerottolo intermedio, con rampe opposte. Una grande tavola dipinta, di dimensioni significative, accoglie il visitatore prima di accedere alle sale di direzione: si tratta di una prospettiva a volo d’uccello di tutto il bacino reggiano della bonifica dipinta da Marcello Nizzoli, personaggio eminente delle arti figurative locali e del design italiano del novecento. La capacità dell’artista merita una visita da sola. Cortile ed androne sono stati trattati con tatto anche nella pavimentazione con acciottolato alla reggiana e inquadrature con mattoni disposti di costa.
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