Come anticipato in Corso Giuseppe Garibaldi, si trova Palazzo Magnani costruito nella seconda metà del XVI secolo dai Conti Becchi come sede di rappresentanza della famiglia. La superficie dell’intero complesso è di circa 3.000 mq ed è oggi destinato alle attività espositive e culturali della Fondazione Palazzo Magnani. Della costruzione originaria della metà del XVI secolo rimane soltanto la decorazione angolare e l'impianto planimetrico, infatti il palazzo ha subito diversi interventi a causa dei numerosi passaggi di proprietà: dopo i Conti Becchi il possesso passa alla famiglia Dionigi che ne amplia l'estensione cedendolo poi agli inizi del Settecento ai Chioffi, che nel 1841 promuovono lavori di restauro. In questo contesto si assiste ad un rifacimento completo dell'edificio in stile neoclassico, visibile soprattutto nelle facciate interne ed esterne e nello scalone centrale mentre le decorazioni interne e gli affreschi dei soffitti delle stanze al primo piano sono databili al tardo Ottocento. La facciata propone al piano rialzato una sequenza di bugnato con due ordini di finestre separati dal grande portone centrale a cui corrisponde, al piano nobile, un balcone in pietra impreziosito da bassorilievi che ben si inserisce nell'imponente cornicione. La decorazione è inoltre affidata alla presenza, sul margine angolare destro della facciata, dell'erma marmorea del Giano bifronte, soggetto scelto dalla famiglia come figura protettrice e custode della casata. La famiglia Chioffi è costretta a vendere l'immobile nel 1870 per pagare alcuni creditori, ad acquistare il palazzo dai Chioffi è la Cassa di Risparmio di Reggio Emilia, nel 1917 l'immobile è acquistato da Giuseppe Magnani che alla sua morte trasferisce la proprietà al figlio Luigi, collezionista d'arte, musicologo e uomo di cultura. Nel 1984 Palazzo Magnani ospita, per volontà di Luigi Magnani, una prestigiosa mostra che presenta i capolavori che il raffinato studioso ha collezionato lungo il corso della sua vita al pubblico. Alla morte del Professor Magnani, avvenuta solo un mese dopo la chiusura della mostra, il palazzo viene acquistato dalla Provincia di Reggio Emilia, sottoposto ad un'accurata operazione di restauro e di adeguamento funzionale, e adibito com'era nelle volontà del suo ultimo proprietario a sede espositiva. Nel 1997 il palazzo, di proprietà della Provincia di Reggio Emilia dal 1987, è diventata sede di importanti attività espositive mirate ad accrescere il patrimonio culturale della comunità reggiana con mostre di fotografia e di arte moderne e contemporanea di grande valore intellettuale. Tra gli eventi espositivi più significativi si ricordano, la mostra dei dipinti di Antonio Ligabue, la mostra di scultura di Arnaldo Pomodoro, la mostra sulla figura della Contessa Matilde di Canossa, che hanno registrato un grande successo di visitatori e privilegiando tematiche volte a valorizzare il territorio.
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