L’avvento dei nuovi combustibili per uso domestico e il boom dell’automobile portarono alla scomparsa della legna, oltre che del nome del luogo, oggi fresco solo nella memoria dei reggiani meno giovani e alla riduzione a parcheggio della piazza, poi dedicata ufficialmente al 24 maggio 1915, giorno della “Leggenda del Piave”, quando il Regno d’Italia entrò nella prima guerra mondiale dichiarando guerra all’Impero austro-ungarico. Dopo l’intervento di riqualificazione urbana, questo spazio viene restituito alla collettività come spazio pedonale. La riqualificazione della piazza ha comportato il rifacimento della pavimentazione con pietra di Luserna nella zona perimetrale, un pavimento a calcestruzzo architettonico sulla parte principale del plateatico e la realizzazione di un’area centrale in legno massello di rovere, a memoria dell’antica funzione di deposito della legna della piazza.
La piazza alberata e abbracciata dai portici è un angolo dal sapore antico e dalla storia affascinante. Lo spazio della piazza venne ottenuto nel 1783 con l’abbattimento dell’isolato che ne occupava l’intera area, che comprendeva diverse abitazioni, il convento e la chiesa di Santa Maria Maddalena. Alla fine dell’ottocento fu intitolata al pittore reggiano Antonio Fontanesi e vennero piantumati gli alberi ad alto fusto che la caratterizzano ancora oggi.
Molti sono i dettagli da scovare nella piazza: lungo il marciapiede del lato nord sono riproposte le “Braccia reggiane”, unità di misura utili per gli scambi di merce nei giorni di mercato; la pavimentazione, lungo il lato ovest ricorda, con l’acciottolato, il corso del Canale del Guazzatoio che vi scorreva a cielo aperto e alimentava i numerosi opifici concentrati in questa zona della città, come quelli per la lavorazione della seta e la concia delle pelli. Comments are closed.
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42195 METRI DI REGGIO EMILIACuriosità riguardanti parti della città che potrai scoprire correndo la nostra splendida Maratona. Categorie
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