Il complesso fu costruito tra il 1852 e il 1857 secondo il progetto dell’architetto Cesare Costa ed appare oggi praticamente invariato rispetto al momento inaugurale. Nel 1980 è stato dedicato all’attore reggiano Romolo Valli. La facciata principale, rivolta a mezzogiorno, si eleva su tre gradini di granito. Nella parte inferiore è sostenuta da 12 colonne che formano un porticato: questo è collegato ai due lati con due porticati minori che sorreggono ampie terrazze. Nella parte superiore la facciata è suddivisa da 14 pilastri ionici, fra i quali si aprono 13 finestre: sopra a quella centrale è collocato lo stemma del comune di Reggio Emilia. Alla sommità della facciata 14 statue rappresentano, da sinistra a destra: la tragedia, il vizio, la gloria, il dramma, la virtù, il vero, l’istruzione, il diletto, la favola, lo scherzo, la danza, l’estro, la commedia, il suono.
Le camere d’aspetto, decorate da pregevoli sculture e fregi, hanno porte copiate per il teatro della duchessa di Parma. Dalla destra dell’atrio parte uno scalone che conduce alle sale del ridotto, le più importanti delle quali sono la sala ottagonale, la sala degli specchi, la sala rossa. Queste sale vengono spesso utilizzate per concerti da camera, esposizioni e convegni. Sempre dall’atrio si accede alla sala di spettacolo con pianta a ferro di cavallo e capienza complessiva di 1100 posti tra platea, quattro ordini di palco e loggione.
Al centro della volta pende ancora il lampadario originale alto 3,75 metri e di diametro di 3,05 metri. E’ in rame, stucco, legni intagliato e dorato ed è completamente guarnito di cristalli. Il sipario fu dipinto nel 1857 da Alfonso Chierici e raffigura il “Genio” italico che invita le “Belle Arti…ad ispirarsi nelle glorie della storia patria”. La biblioteca, specializzata in musica e spettacolo, ha un patrimonio di 7000 volumi, 1500 libretti d’opera e una sezione con partiture e spartiti riguardanti, in particolare, il repertorio per quartetti d’archi. Comprende anche un’emeroteca con circa 40 riviste e periodici di teatro, danza, musica e scenografia, italiani e stranieri. C’è anche la discoteca e nastroteca “Agosti”, raccolta storica tra le più consistenti in Italia nel campo dell’opera in musica, frutto di una donazione privata, che comprende: opere complete e selezioni, dischi a 78 giri, recitals a 33 giri, opere complete su nastro e CD, con oltre 650 CD di recente acquisizione. Inoltre, la Videoteca comprende registrazioni di spettacoli di altri teatri e compagnie italiane e straniere, acquisite per scambi e acquisti, con circa 1500 pezzi. Il 29 aprile 1961 debuttò in questo Teatro Luciano Pavarotti, interpretando il ruolo di Rodolfo ne La bohème.
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