Uomini. SM35: Mohamed Idrissi (Mega Hobby Sport, 2h28:28); SM40: David Colgan (Atl. Castenaso Celtic Druid, 2h28:46); SM45: Massimiliano Milani (Atl. San Marco Us Acli, 2h28:46); SM50: Alessio Loner (Atl. Valle di Cembra, 2h34:40); SM55: Gianluca Maiorano (1 to Run, 2h43:28); SM60: Fabio Costantini (Atl. Banca di Pesaro Centrostorico, 2h56:06); SM65: Virginio Trentin (Atl. San Biagio, 2h57:30); SM70: Piero Carlo Fiordi (Amici dello Sport Briosco, 3h19:49); SM75: Pierino Gamba (Marathon Team Bergamo, 3h48:29); SM80: Giancarlo Masoni (Tricolore Sport Marathon, 5h08:29).
Donne. SF35: Laura Brenna (Aries Como Athletic Team, 3h00:35); SF40: Silvia Luna (Grottini Team Recanati, 2h50:47); SF45: Sonia Lopes (Boscaini Runners, 2h51:13); SF50: Barbara Cimmarusti (Grottini Team Recanati, 3h08:47); SF55: Giovanna Zotti (Rosa Running Team, 3h34:33); SF60: Lorella Fumagalli (Road Runners Club Milano, 3h51:49); SF65: Maria Grazia Navacchia (Cral Amiat Torino, 3h30:59 MPI); SF70: Lucia Pagani (Gs San Martino, 5h03:44); SF75: Angela Sileci (Pol. Dimica Potenter, 5h38:27).
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LOLLO E LUTTERI NEO CAMPIONI ITALIANI ASSOLUTI DI MARATONA. IL KENIANO KIPTOO E LA RUANDESE MUKANDANGA VINCONO LA 25ESIMA EDIZIONE DELLA MARATONA DI REGGIO EMILIA Le lacrime di Antonino Lollo al traguardo, il debutto con titolo tricolore dell’outsider Arianna Lutteri – sono loro i neo campioni italiani assoluti di maratona -, la prima volta nell’albo d’oro femminile reggiano di un’atleta del Ruanda, ma anche e soprattutto una splendida giornata di sole e un pubblico numeroso ad accompagnare partenza e arrivo.
Insomma, non sono mancate le emozioni nella 25esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore, che assegnava i titoli italiani assoluti e master. Proviamo a mettere un po’ d’ordine nella manifestazione organizzata dalla Tricolore Sport Marathon. Partenza in perfetto orario alle 9, dopo l’Inno di Mameli esguito dalla fanfara dei Bersaglieri di Scandiano e il saluto del campione olimpico Gelindo Bordin; start affidato all’assessore a sport ed educazione del Comune di Reggio Emilia, Raffaella Curioni. Sole e 2 gradi (6 all’arrivo), partiti in 2027. Partenza e arrivo in centro storico, rispettivamente in Viale Allegri e in Piazza della Vittoria (traguardo “scenografico” davanti al teatro Muncipale Valli), con tutta la parte centrale del tracciato dedicata all’ormai “classica” andata e ritorno da Montecavolo. Percorso panoramico ma insidioso, per via di un paio di strappi altimetrici importanti. Gara raccontata al pubblico in diretta dagli speaker Roberto Brighenti e Michele Marescalchi. Primo a presentarsi sulla linea del traguardo il keniano (della Podistica Torino) Kibet Edwin Kiptoo in 2h15’15; la vittoria è andata a lui. Ma il titolo italiano lo ha conquistato il secondo classificato, il messinese Antonino Lollo (Atl. Bergamo, 2h16’22), che a un certo punto ha accarezzato anche la “pazza idea” del primo posto. E’ stato lui stesso a raccontare il pianto liberatorio di fine gara: “La fatica non c’entra, il pianto è stato per le fatiche e i sacrifici di questi ultimi mesi. Sentivo di poter far bene, ma sapevo anche che non era facile. Sono molto contento, non correvo una maratona da due anni, così non l’avevo mai preparata. Ho anche attaccato per provare a vincerla, seguendo i consigli di un campione come Giovanni Gualdi, che mi aveva detto di stare tranquillo e sereno fino al 25-28esimo chilometro. Al 28esimo sono riuscito a rientrare sui keniani e con loro sono rimasto fino al 35esimo; a quel punto ho attaccato, ma al 39esimo mi è andato via Kiptoo. L’ultimo chilometro è stato un crederci e non mollare”. Nella competizione femminile gara a parte per la vincitrice Clementine Mukandanga (Virtus Lucca, 2h30’16, nuovo personale), prima vittoria ruandese nella storia della maratona femminile reggiana, e Cavaline Nahimana (Libertas Livorno, Burundi), seconda in 2h30’49. Terza classificata con tanto di titolo italiano la veronese Arianna Lutteri (Team KM Sport, 2h50’09), outsider d’ufficio…in quanto al debutto nella maratona.
“Sono molto contenta – le parole di Arianna – non me l’aspettavo, sono stata un po’ in difficoltà negli ultimi chilometri ma ci sta, per me era la prima maratona. Non ho pensato ad eventuali avversarie per il titolo italiano, ero molto concentrata sul tenere il ritmo ed evitare un calo, che però un po’ c’è stato. Ma sono davvero molto soddisfatta. Ora mi riprendo poi penso alla prossima maratona”. PRIMATO FEMMINILE: Maru Alemu Tsehay - 2h29’59 (2018) VITTORIE PER NAZIONALITÀ FEMMINILI: Italia (18), Russia (2), Ungheria (2), Etiopia (2), Ruanda |
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Ottobre 2024
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