LOLLO E LUTTERI NEO CAMPIONI ITALIANI ASSOLUTI DI MARATONA. IL KENIANO KIPTOO E LA RUANDESE MUKANDANGA VINCONO LA 25ESIMA EDIZIONE DELLA MARATONA DI REGGIO EMILIA Le lacrime di Antonino Lollo al traguardo, il debutto con titolo tricolore dell’outsider Arianna Lutteri – sono loro i neo campioni italiani assoluti di maratona -, la prima volta nell’albo d’oro femminile reggiano di un’atleta del Ruanda, ma anche e soprattutto una splendida giornata di sole e un pubblico numeroso ad accompagnare partenza e arrivo.
Insomma, non sono mancate le emozioni nella 25esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore, che assegnava i titoli italiani assoluti e master. Proviamo a mettere un po’ d’ordine nella manifestazione organizzata dalla Tricolore Sport Marathon. Partenza in perfetto orario alle 9, dopo l’Inno di Mameli esguito dalla fanfara dei Bersaglieri di Scandiano e il saluto del campione olimpico Gelindo Bordin; start affidato all’assessore a sport ed educazione del Comune di Reggio Emilia, Raffaella Curioni. Sole e 2 gradi (6 all’arrivo), partiti in 2027. Partenza e arrivo in centro storico, rispettivamente in Viale Allegri e in Piazza della Vittoria (traguardo “scenografico” davanti al teatro Muncipale Valli), con tutta la parte centrale del tracciato dedicata all’ormai “classica” andata e ritorno da Montecavolo. Percorso panoramico ma insidioso, per via di un paio di strappi altimetrici importanti. Gara raccontata al pubblico in diretta dagli speaker Roberto Brighenti e Michele Marescalchi. Primo a presentarsi sulla linea del traguardo il keniano (della Podistica Torino) Kibet Edwin Kiptoo in 2h15’15; la vittoria è andata a lui. Ma il titolo italiano lo ha conquistato il secondo classificato, il messinese Antonino Lollo (Atl. Bergamo, 2h16’22), che a un certo punto ha accarezzato anche la “pazza idea” del primo posto. E’ stato lui stesso a raccontare il pianto liberatorio di fine gara: “La fatica non c’entra, il pianto è stato per le fatiche e i sacrifici di questi ultimi mesi. Sentivo di poter far bene, ma sapevo anche che non era facile. Sono molto contento, non correvo una maratona da due anni, così non l’avevo mai preparata. Ho anche attaccato per provare a vincerla, seguendo i consigli di un campione come Giovanni Gualdi, che mi aveva detto di stare tranquillo e sereno fino al 25-28esimo chilometro. Al 28esimo sono riuscito a rientrare sui keniani e con loro sono rimasto fino al 35esimo; a quel punto ho attaccato, ma al 39esimo mi è andato via Kiptoo. L’ultimo chilometro è stato un crederci e non mollare”.
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Dicembre 2024
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